Molto spesso sul mio blog utilizzo fotografie di altri. Lo faccio nelle moodboard, per esempio, citando in modo più dettagliato possibile la fonte e scegliendo di pubblicare delle miniature, così che il lettore debba seguire il link per avere più dettagli.
Perché bisogna dare i crediti alla fonte originale
Mettiti sempre nei panni di chi ha scattato la fotografia: come ti sentiresti a scoprire che una delle tue fotografie è stata pubblicato su un altro blog senza citarti?
Ecco perché.
Il caso Pinterest
Quando svolgo ricerche su Pinterest mi imbatto spesso in fotografie che rimandano a link non più esistenti. Chiariamolo subito: diciture come “Fonte: Pinterest” non sono sufficienti.
Questo vale per tutti gli altri siti di bookmarking, che funzionano in modo analogo.
Altre volte il sito linkato è a sua volta un aggregatore di immagini / notizie / pubblicità: mi capita spesso quando cerco progetti DIY.
In tutti questi casi si rende necessario cercare la fonte originale dell’immagine.
Come trovare la fonte originale di qualsiasi immagine?
Per trovare la fonte di un’immagine, sia essa online o già sul tuo computer, c’è un metodo veloce e semplice: si chiama Ricerca inversa delle immagini (Reverse Image Search).
Se non sai di cosa si tratta, segui le istruzioni:
1) Vai su Google Immagini.
2) Clicca sull’icona della macchina fotografia indicata dalla freccia.
3) Scegli “Incolla URL immagine” per inserire il link della fotografia oppure scegli “Carica un’immagine” se è salvata sul tuo computer.
È anche possibile trascinare l’immagine nella casella di ricerca.
NB: per scoprire l’indirizzo della fotografia è sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse e scegliere “Copia indirizzo immagine”.
4) Se sei fortunato, i risultati saranno pochi, altrimenti inizia ad escludere tutti i risultati da Pinterest (basta aggiungere “-Pinterest” al campo di ricerca).
Inoltre Google ti dà la possibilità di scegliere la grandezza dell’immagine: si presume che quella originale sia tra quelle di dimensioni maggiori.
Talvolta riconosce da solo l’immagine, suggerendo parole chiave per migliorare la ricerca.
Insomma, anche quando Google non riesce a trovare la fonte originale (perché magari è stato effettuato un ritaglio all’immagine), è probabile che tra i risultati troverai un blog che cita correttamente la fonte.
Se non riesci a trovare la fonte originale, il mio consiglio è di scegliere un’altra immagine.
Mi è capitato di escludere dei progetti dal Top DIYs of The Week per questa ragione.
Altri usi
Naturalmente questo metodo si può usare anche per scoprire chi ha utilizzato le tue foto in giro per il web. Non pensare a questo strumento come un modo per scovare i ladri di immagini però: magari puoi scoprire che qualcuno ti ha citato per bene, è sempre una piacevole sorpresa!
Oppure puoi usare la ricerca per immagine per scovare quel paio di scarpe che su un certo sito risulta out of stock: spesso le fotografie degli oggetti sono fornite dai produttori e quindi sono identiche su ecommerce differenti.
Non sottovalutare infine la sezione della pagina di ricerca di Google che ti permette di visualizzare “Immagini visivamente simili”: potresti trovare proprio lì l’ispirazione che cerchi!
Alternative
Un’ottima alternativa a Google Immagini è TinEye.
Se sei alla ricerca di fotografie disponibili gratuitamente per scopi commerciali e/o per il tuo blog ti consiglio di utilizzare Rawpixels oppure Death to the Stock Photo, servizio che fino a poco tempo fa era gratuito e ora a pagamento. Ma le foto sono davvero di ottima qualità.