Julie Joliat è una graphic designer e art director svizzera: lavora per grandi brand e musei di tutto il mondo, ma riesce a portare avanti anche un suo progetto indipendente e vende direttamente i prodotti che realizza attraverso il sito internet.
Ogni anno disegna un’agenda molto minimale per il 2017 l’ha dedicata alla ricerca su Google: si chiama I’m feeling lucky e rivela ogni settimana alcune delle più frequenti ricerche effettuate utilizzando il motore di ricerca. Queste ricerche sono spesso buffe, ma anche sorprendenti, ed in ogni caso offrono uno spaccato di vita di altre persone, che riflette le preoccupazioni della nostra società.
54 true fact è un libro che racconta pillole di verità, per esempio: “L’utente medio controlla il proprio cellulare 150 volte al giorno, cioè ogni 6 minuti circa”. Ma contiene anche una checklist per combattere il riscaldamento globale.
Ci sono poi i poster e le cartoline risograph della serie Famous places, che secondo me sono imperdibili. Su di esse sono riprodotte immagini fotografiche di luoghi famosi provenienti da tutto il mondo, dalle quali è stato cancellato l’elemento principale: il New Museum, il Golden Gate Bridge o il passo del Gottardo, tra gli altri.
Julie Joliat è un graphic designer e art director svizzera con sede a Zurigo. Lavora a livello internazionale, soprattutto nel campo delle arti, concentrandosi sul design editoriale, identità visiva e web design.
Nel 2002, ha iniziato il suo proprio studio in Olanda, dove ha accumulato una preziosa esperienza come progettista capo della rivista d’arte BAMBINO! e lavorando per studi di fama mondiale come Lussuria e Daniel van der Velden.
Nel 2006, è tornata in Svizzera, dove ha collaborato alla riprogettazione delle identità visive del Theater der Künste di e del Museo Migros für Gegenwartskunst. Lei freelance per lavori in corso (aka Petronio Associates) e le pubblicazioni create per Hermès, nonché cataloghi Progettare per all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi per tre anni consecutivi. Ha anche l’arte ha diretto l’identità visiva del festival d’arte Le Printemps de Septembre, oltre a creare la sua monografia, in collaborazione con Christian Bernard (Mamco).
Julie ha progettato il libro PIG 05.049 che ha ricevuto il Dutch Design Award 2008 per il miglior Graphic Design. Il libro ha vinto anche il premio Index nel 2009, ed è stata acquisita dal MoMA (New York).
Dal 2015, collabora regolarmente con Sandrine Macé Krabal a Parigi per la direzione artistica di diversi marchi di moda tale ha Hermès e Prada. Si crea anche in modo indipendente e pubblica i propri progetti, che sono disponibili dal suo negozio on-line.