Quest’anno me la sono presa comoda, mi sono ripromessa di non strafare, ma alla fine ho camminato tantissimi chilometri. Poi ho avuto bisogno di un mese per elaborare, per digerire e per approfondire; per riordinare il materiale e le idee, tra un viaggio e l’altro.
Vorrei concentrarmi solo su ciò che mi è davvero piaciuto, su ciò che mi ha ispirato e che quindi non posso fare a meno di condividere con voi. Ma, nel mio piccolo, sento il dovere di raccontare anche cosa non mi ha convinto, perché non posso nascondere di essere tornata a casa con un certo senso di insoddisfazione.
Ventura Lambrate
Partiamo dalla zona che più di tutte avevo voglia di visitare, perché è stata la mia certezza assoluta, anno dopo anno: Ventura Lambrate. Qui gli spazi occupati dalle esposizioni erano in numero minore rispetto agli anni passati, ma la qualità era alta come sempre.
Il progetto di allestimento più interessante
Super Supermarket era sicuramente il progetto di allestimento più interessante: organizzato dalla Design School Kolding, lo spazio mimava quello di un vero supermercato, con i suoi scaffali pieni di merce. Ma avvicinandosi si poteva notare che le confezioni mimavano solamente quelle di alimenti e contenevano invece materiali di scarto raccolti da una serie di aziende danesi e rielaborati in modo da avere un aspetto invitante.
Il progetto ha naturalmente lo scopo di riflettere sulla necessità impellente di capire come ottimizzare l’uso delle risorse e il successivo riciclo degli scarti di produzione.
designskolenkolding.dk
Il vaso di cemento che finalmente mi fa innamorare
Premetto che il cemento non è esattamente il mio materiale preferito, ma in rari casi mi lascia letteralmente senza parole: ci è riuscita Amanda Lilholt, con i suoi vasi essenziali in cemento colorato. Spero che vengano presto messi in produzione!
> La mostra di più alto livello
Everything is connected è il titolo della mostra dei designer norvegesi a Ventura: l’allestimento rende i vari oggetti parte di un insieme che vede l’uso di tonalità simili, di colori pastello e metalli dalle sfumature calde.
Il mio progetto preferiti? Gli scaffali/espositori Matchbox di Sara Polmar, ispirati nella forma alle scatole di fiammiferi e pensati per contenere ed esporre allo stesso tempo. Mentre Nomad di Gilles&Cecilie esplora il concetto di proprietà oggi, in un tempo in cui le nostre vite hanno spesso meno radici rispetto al passato, attraverso la trasposizione in 3 dimensioni delle illustrazioni del duo: gli oggetti acquistano quindi l’abilità, e la necessità, di trasmettere un senso di casa, anche se il loro proprietario è perennemente in viaggio.
contemporarycraftsanddesign.no
> I piatti che avrei portato subito a casa
Per restare in tema, pochi minuti dopo mi sono imbattuta nel piatti Solid & Liquid di Thier & van Daalen: piatti geometrici adatti per l’uso quotidiano, che invitano all’esplorazione di forme, textures and colori, anche attraverso l’uso della colla colorata, che viene resa ben visibile, anziché nascosta.
> Le conferme olandesi, i progetti che dopo anni ancora amo alla follia
Pikaplant e StoryTiles sono progetti del cuore, scoperti per la prima volta alla Dutch Design Week (era il 2014! Leggi qui e qui). Da allora ho seguito tutti i loro passi avanti. Per me non saranno una grande novità, ma il fatto di esserne ancora entusiasta, la dice lunga sulla qualità dei due progetti!
> I tappeti esotici
Roos Soetekouw presenta la collezione Malabar, fatta di tappeti, ma anche di coperte e strofinacci, accomunati da motivi iper moderni ma allo stesso tempo pieni di reminiscenze esotiche, a partire dal nome, che è quello di una rara farfalla indiana bianca e nera, a rischio di estinzione. I pattern sono irregolari, forme disegnate a mano si mescolano a pattern grafici, che rappresentano il rapporto uomo-natura.
> Premio personalizzazione
La sedia di Makoto Suzuki, che solitamente disegna gli interni di negozi e café giapponesi, dal gusto grafico e molto colorato, è progettata per incoraggiare le persone ad essere creative: la base è molto semplice, ma la sedia cambia nelle sue funzioni e nella sua forma semplicemente aggiungendo elementi opzionali.
Io mi divertirei un sacco a iniziare dalla sedia standard, per poi aggiungere dettagli poco a poco.
> I soldi non contano nulla
Francisca Reyes Ale porta a Milano il suo progetto di tesi, nella quale riflette sul reale valore dei soldi, che non sta nella sola utilità per lo scambio di beni o servizi: secondo la designer, le banconote hanno un valore che trascende questa semplice azione, che risiede invece nel simbolismo rappresentato dalla sua grafica, che racconta l’identità locale di un Paese ma misura anche il valore della nostra ricchezza. Le banconote vengono sminuzzate per essere trasformate in oggetti (bottoni per ora) per diventare protagoniste degli abiti che indossiamo e che utilizziamo come primo e basilare mezzo di comunicazione con chi abbiamo di fronte.
cargocollective.com/franciscareyesale
> Il riciclo che finalmente prende una forma elegante
Sulla base di un’ispirazione arrivata da un articolo che raccontava la scoperta di un nuovo tipo di roccia che contiene detriti di plastica, Sae Honda ha messo a punto il progetto Everybody needs a rock, trasformando i rifiuti in gioielli belli e indossabili, oppure da collezionare.
I rifiuti acquistano così un nuovo valore, aumentato dal ricco lavoro di documentazione che compie per ciascun agglomerato, registrandone il luogo di provenienza, il contesto e i rifiuti da cui è stato generato.
> La regina di Ventura
Sottotitolo: tutti alla ricerca di ispirazioni, poi si finisce qui.
Certo, a via Ventura quest’anno l’attenzione era tutta per l’Ikea Festival, con i suoi allestimenti sempre molto curati e la presentazione di alcune grandi novità, come i divani di Tom Dixon e le sedie di Hay. Sull’Ikea Festival ho letto solo tante lodi e sono d’accordo con il fatto che si sia trattato di un allestimento interessante: ma, ripensandoci, avevamo bisogno di tutto ciò? Inclusa la svendita dell’ultimo giorno, con fila infinita per accaparrarsi un arredo low cost ad un prezzo ancora più scontato? Veramente?
ikea.today/festival