I preferiti di luglio non potevano che essere dedicati al Weekendoit, il festival dedicato alla condivisione e all’apprendimento delle tecniche artigianali, sia tradizionali che innovative, che si svolge ad Ancona da 4 anni grazie all’entusiasmo e alla grande determinazione di Gaia Segattini / Vendetta Uncinetta ♥
Sono stata 5 giorni dietro al banchetto di Hoppípolla, ho rivisto tanti amici e conosciuto un sacco di persone nuove: si sono rafforzate le sinergie già esistenti con alcuni, si sono abbozzate nuove idee per il futuro con altri. E ho anche trovato il tempo per prendere il sole e togliermi quel colorito grigino che mi accompagna sempre!
Cosa mi sono portata a casa? Un sacco di prodotti handmade meravigliosi e la consapevolezza che parlare di me in pubblico non è così male. Ma di questo secondo aspetto parlerò più avanti in un post specifico, per ora concentriamoci sui preferiti del mese!
Dezayeppa
Ho conosciuto Delia prima online, qualche anno fa, ci siamo raccontate tante cose e oggi è davvero una cara amica.
Amo i prodotti Dezayeppa, la storia che c’è dietro, ammiro lei per tutta la forza che ha, per il suo sorriso e per la sua franchezza. E chi mi conosce lo sa, raramente faccio queste dichiarazioni di affetto pubblicamente!
Seguo il suo lavoro dall’inizio (ne avevo scritto qui) e diventa sempre più brava: quest’anno ha ideato una serie di magliette e canotte ricamate, a cui non ho saputo resistere.
La prima è una t-shirt bianca con una scritta stampata che recita: Frida Mimma Ellen My Grandma & me, decorata da una serie di piccoli ricami preziosi e bellissimi, fatti a mano e con cura.
Delia la descrive così: “Senza dubbio sono la prima ad avere bisogno di credere in me stessa. Forse è per questo che ho messo nero su bianco la forza di queste donne e la mia.”. i nomi appartengono a eroine di noi donne contemporanee, in cui ciascuna di noi può trovare l’ispirazione necessaria per affrontare la vita” (Frida Kahlo, Irma “Mimma” Bandiera, Ellen Degeneres e la nonna). Ma Delia non dimentica la cosa più importante che tutte dobbiamo ricordarci: essere eroine di noi stesse.
La seconda è la canotta Esmeralda, con il suo cactus ricamato e le paillettes, spinosa ma con brio: appena l’ho vista in foto ho capito che sarebbe stata mia e mi sono immaginata di indossarla nel deserto di Tatacoa in Colombia! Ora vedremo se avrò il coraggio di mettere un capo così prezioso nello zaino!
Nin Handmade
Ad Ancona ho fatto incetta di magliette, ma come potevo resistere? Conoscevo le magliette con le tette all’uncinetto di Nin Handmade dai social e il Weekendoit è stata l’occasione perfetta, perché ho finalmente conosciuto Sara, che ha tenuto anche un workshop strepitoso (nel quale ho realizzato una spilla con le tettine asimmetriche) e che è stata nostra vicina di banchetto l’ultimo giorno. Il suo slogan è Funky, Feminist, Funny, il suo stile è provocatorio ma giocoso, dal vivo Sara è una ragazza solare e tranquilla, insomma mi ha conquistata!
Marco Goran e Valentina Casali
Gli altri vicini di banchetto erano Marco e Valentina, coppia nella vita e nel lavoro: due creativi che da soli sono già di livello altissimo, ma che insieme possono davvero fare la differenza in questo mondo così affollato! Marco è un illustratore con tante collaborazioni importanti all’attivo, mentre Valentina è una calligrafa da paura! Porto a casa da Ancona una stampa risograph e una letterpress a colori di Marco, ma medito già su quali lettere far scrivere su vetro a Valentina, con il suo stile per me già inconfondibile.
Li trovi insieme su Sunday Buro.
Come le ciliegie
Valentina Amoroso è una sarta anarchica, come le piace definirsi, che conoscevo già da tempo: conoscevo già anche la sua ottima fama, perché comunque nel campo dell’handmade non è facilissimo trovare sarte in grado di fare davvero bene il proprio lavoro. Insomma, qui si vede bene che non c’è nulla di improvvisato. Delle sue collezioni mi piace il fatto che riescano a vestire bene anche le ragazze più alte o più in carne, perché non sempre è facile trovare abiti in cui sentirsi a proprio agio, e mi piacciono un sacco i tessuti che sceglie. Poi naturalmente io sono andata sul sicuro e ho comprato per me una gonna pantalone nera: bando ai leggings, ora potrò indossarla tutti i giorni in bicicletta e non sentirmi a disagio!
Wombo the Original
L’anno scorso mi ero accaparrata una spilla Raffaella (più o meno come quella in foto), ma quest’anno un Mini Wombo è finalmente entrato a far parte della nostra famiglia, con la sua carica di surrealismo e ironia!
Si tratta di un pupazzo realizzato interamente a mano, con stoffe di recupero e piccoli dettagli ricamati: in particolare il mio è un Sailor Wombo, il suo piatto preferito sono gli spinaci, il suo hobby è guardare Love Boat, la sua frase tipica: “Corpo di mille Wombalene…” Per me è uno dei progetti più irresistibili in circolazione.
Hoppípolla di luglio
E poi sempre lei. Come abbiamo spesso raccontato nei giorni del Weekendoit, l’idea di Hoppípolla, nata grazie ad un incontro favorito proprio da Gaia Segattini, si è trasformato in realtà l’anno scorso qui ad Ancona, quando ho rivisto Simona e Nicola e abbiamo deciso che per Natale avremmo lanciato il nostro ambizioso progetto. Io all’epoca ancora non ci credevo troppo, perché mi conosco e so che 100 ne penso e 1 ne faccio; ma grazie a loro due oggi Hoppípolla è realtà, è viva e vegeta e ha già coinvolto altre persone, come Francesco che fa parte attiva da qualche tempo e con cui finalmente ci siamo rivisti tutti insieme ad Ancona.
Per il Weekendoit abbiamo preparato una serie di kit DIY facili e divertenti, per mettersi alla prova in pochi minuti. E naturalmente abbiamo presentato orgogliosi la scatola di luglio, che conteneva una bustina porta occhiali realizzata da Rimini Rimini con le tele degli ombrelloni dismessi, l’ultimo numero di Effe, periodico di narrativa, perfetto da portare in vacanza, il tatuaggio temporaneo di Martina Tonello (che dopo 1 settimana è ancora ben saldo sul mio bicipite), una bustina di mitici FrizziPazzy e una manciata di gavettoni.
Per me la box più bella di sempre, o meglio, la più bella fino alla prossima, che arriverà a settembre!
Microamica
Microamica è una giovane illustratrice che disegna e intaglia la carta, creando dei paper cuts che lasciano senza parole. Si chiama Microamica, l’ho incrociata per la prima volta allo scorso Ratatà e Gaia è stata bravissima a notarne il grande talento e invitarla al Weekendoit!
Io ho scelto una spilla di carta dorata pazzesca, così ben fatta da sembrare in metallo inciso!
Iwryn
Una ragazza timida e un po’ dark, che ricama a mano parole drastiche: “no”, “disagio”, “memento mori”, “ansia” e la definitiva: “mai una gioia”, ricamata in russo su una spilla tonda con un tessuto di base floreale: IWRYN sei una forza!
tanto affetto, tanto amore e tanto reggaeton per te bella… Ti voglio bene <3