Quest’anno ho avuto poco tempo da dedicare al Salone del Mobile e ho così deciso di visitare prima di tutto Euroluce, la sezione biennale dedicata all’illuminazione.
Devo dire che non sono molto esperta di questo settore, ma questo mi permette di visitare i padiglioni con più leggerezza, lasciandomi attrarre da ciò che vedo e seguendo di più l’istinto.
Ho avuto l’occasione di visitare così lo stand di Lasvit, giovane brand ceco, che portava in fiera un allestimento molto ambizioso, tutto progettato intorno a un tema, The Theory of Light, derivato dalle ricerche che l’azienda porta avanti da 11 anni.
Siamo amanti della luce. Ci interessa davvero la luce e tutta la sua bellezza abbagliante […] per questo conduciamo esperimenti per padroneggiarla.
Le installazioni presenti nello stand sono il risultato del perfetto mix tra studio scientifico della luce e creatività umana: quella che ha colpito di più la mia attenzione è DE-LUX-ITY di Wanda Valihrachová, che si è ispirata in qualche modo alla graffiti art (e all’arte di Jackson Pollock, direi, guardando il video teaser).
Wanda è riuscita a rendere i vari livelli dello spettro di luce attraverso l’uso di tante diverse tecniche di fabbricazione del vetro, abbinate a texture originali e superfici inattese.
Ogni lastra di vetro è lavorata a mano, ogni pezzo è originale e irripetibile.
A prima vista le lastre presentano una dominante blu che però è in realtà cangiante: guardando l’installazione da punti di vista differenti, la luce attraversa il vetro e si trasforma, facendo emergere tonalità verdi e rosse; l’effetto è amplificato dal fatto che i singoli elementi sono sospesi a diverse altezze e su diversi piani.
La luce è artificiale, perché sono presenti alcuni tubi al neon, ma è allo stesso tempo naturale, perché l’installazione è pensata per poter essere posta anche di fronte a una grande vetrata, così da filtrare la luce in modo diverso a ogni ora del giorno.
Bon, per me è una meraviglia.