Laura Daza Carreño è una designer specializzata nella creazione di colori a partire da sostanze naturali: avevo conosciuto il suo lavoro qualche anno fa, il suo Colour Provenance. The Recipe Book ha uno spazio di diritto nello scaffale dei libri belli, perché racconta la storia di alcuni pigmenti antichi e presenta anche le ricette per prepararli. Devo ammettere che non ci ho mai provato… e dire che fin dagli anni dell’Università sono stata in fissa con Il libro dell’arte di Cennino Cennini.
Se anche tu come me sei affascinato dai colori, dal fatto che alcuni minerali e vegetali siano naturalmente in grado di essere utilizzati come colori, mentre altri abbiano bisogno di aceto o tuorlo d’uovo per attivarsi, c’è un’ottima notizia: Laura torna finalmente in Italia per un workshop a Milano il 25 maggio 2019.
Qualche settimana fa ci siamo sentite ed è stato un piacere riallacciare i rapporti: le ho quindi rivolto alcune domande, per conoscerla meglio e farla conoscere anche a te.
Quando hai capito che volevi fare un lavoro creativo?
Da piccola sfogliavo le riviste di design e fashion al supermercato mentre andavo a fare la spesa con la mia mamma. Da sempre sono stata molto curiosa e creativa, le idea mi venivano in modo molto naturale. Mi piaceva colorare con le matite.
Sei nata e cresciuta in Colombia: cosa ti ha portato in Italia?
L’amore…
Dove vivi ora? E come ti trovi qui?
Vivo a Barcellona. In Italia mi trovavo molto bene, ma si sono presentate delle opportunità a Barcellona, quindi mi sono trasferita lì.
Riesci a tornare spesso a casa?
Si, vado una volta al anno a Colombia.
Raccontaci qualcosa che ami particolarmente del tuo Paese.
Del mio paese amo l’allegria della gente, la spontaneità e semplicità del vivere la vita. Amo anche le feste tradizionali come il Carnevale di Barranquilla considerato il secondo carnevale più importante al mondo.
Io sono stata solo per tre settimane in Colombia, ma ho amato ogni aspetto del viaggio, soprattutto c’è una luce così bella! Ma torniamo a noi: com’è nato il progetto “The Colour Maker”?
Il progetto è nato mentre frequentavo un master a Londra, è stato il mio progetto di tesi. Studiando la storia del colore ho scoperto che già l’uomo primitivo utilizzava materie prime naturali ricavate dal mondo animale, vegetale e minerale per fare il colore. Il colore era estratto da conchiglie, lumache, mummie, gusci d’uovo, urina, sangue, minerali e metalli tossici.
Colour Provenance (L’origine dei colori) è il nome del progetto: in particolare mi sono fatta affascinare dagli Egiziani e dalla loro tavolozza di colori. Ho voluto ripristinare questi colori del modo più autentico e tradizionale e poter raccontare le loro storie.
Gli Egiziani erano una civiltà molto avanzata per il loro tempo. Sono stati pionieri nell’invenzione della ceramica, il vetro, l’alchimia, di nuovi colori e dei cosmetici. Hanno inventato il primo pigmento sintetico che si chiama il Blue Egiziano.
Poi ho pensato che potevo insegnare a fare questi colori ed è nato Colour Alchimia (laboratori sull’alchimia del colore) nel 2015.
A questo proposito: hai in programma un workshop a Milano a maggio, ci spieghi meglio cosa si farà durante il corso e a chi è rivolto?
Sì, il 25 maggio si terrà un workshop a Milano che si chiama Colour Alchimia (L’alchimia del colore).
L’obiettivo di questo workshop è di festeggiare gli antichi rituali alchemici e di rivitalizzare le tecniche tradizionali per la creazione del colore, tornare ad apprezzare il vero significato del colore e riconnettersi con la materia.
Si tratterà di un workshop sperimentale, dove si trasformerà la materia, prima naturale, in colore. Ogni partecipante disegnerà la sua tavolozza di colori e materiali naturali.
Questo workshop è adatto ai designers, architetti, artisti, amanti dei colori e creativi.
Qual è la collaborazione che ti ha dato maggiori soddisfazioni finora?
La collaborazione che mi ha dato maggior soddisfazione è stata nel 2016 con Lanificio Leo, Studiocharlie e altri 5 designers per sviluppare il progetto Designing Grand Tour. Abbiamo girato la Calabria e ogni progettista era incaricato di disegnare un arazzo ispirato alla cultura calabrese.
Quali sono i tuoi prossimi progetti? Hai qualche anticipazione da raccontarci?
In questo momento sto progettando un Colour Kit, dedicato a tutti coloro che desiderano avere tutti gli attrezzi e i materiali per fare i colori a casa. Mi piacerebbe inoltre riuscire a offrire questo workshop online, tante persone me l’hanno chiesto.
E qual è invece il progetto dei tuoi sogni, che ancora non hai avuto occasione di realizzare?
Penso che quello che sto facendo adesso l’ho sempre sognato, mi sto davvero godendo il momento presente.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Le mie fonti d ispirazione possono essere qualsiasi cosa che io trovo interessante nelle mie giornate, come per esempio la natura, l’arte, l’architettura. Posso trovare anche ispirazione da un materiale o processo specifico e adattarlo a un altro concetto per creare qualcosa di nuovo e diverso.
Preferisci lavorare da sola o in team?
Entrambi, ma quando ho bisogno di una soluzione, oppure sono ispirata preferisco lavorare da sola con le mie idee.
Ascolti musica quando lavori? Qual è il disco che ascolti di più in questo periodo?
Si, la musica è molto importante per me. Ascolto molto a Sade, Ludovico Einaudi e Coldplay.
Cosa ami fare nel tempo libero?
Farmi una passeggiata, leggere un buon libro, ballare.
Qual è il tuo posto speciale / preferito sulla Terra?
Santa Marta in Colombia è un posto stupendo vicino al mare. Ho dei bei ricordi di quando ci andavo da piccola con la mia famiglia. Si tratta di un luogo in cui si percepisce un’energia unica perché c’è la Sierra Nevada, una montagna sacra abitata dagli indigeni. Mi piace molto questo contrasto tra mare e montagna.
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IG Studio Laura Daza | Colour Alchimia
WEB The Colour Maker (blog)